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Strumenti tipici siciliani
 

​Tambureddu:
Lu n’cichincì (nella foto accanto, un tamburello della collezione del rinnomato pittore marsalese scomparso nel 91', Ignazio Coppola), anticamente lo acquistavano le novelle spose per portare allegria nella nuova dimora. Realizzato con un cerchio di legno curvo, una pelle di animale e delle latte metalliche a bordi, scuotendolo produce un suono che contribuisce a creare momenti di festa.


 

 
Marranzanu : 
Strumento in ferro battuto a forma di lira; al centro ha una linguetta che viene vibrata e tramite la bocca, che costituisce una cassa acustica, crea un tipico suono.

 
Bummulu:
Strumento a fiato, costituito da una brocca di terracotta. Usato anticamente come contenitore d’aqua o vino, soffiandoci dentro restituisce un suono basso che crea accompagnamento.

 
Friscalettu:
Strumento a fiato realizizzato con una canna. Viene ancora oggi costruito artigianalmente dagli stessi suonatori (nella foto accanto, un tamburello della collezione del rinnomato pittore marsalese scomparso nel 91', Ignazio Coppola).

 
Tamburo:
Il tamburo è uno strumento a percussione in legno e con una pelle di animale. Usato oggi nelle processioni, anticamente precedeva  le “abbanniatine” o i bandi.